In questi anni, il Governo italiano ha varato un ampio ventaglio di incentivi e bonus fiscali per correre in aiuto delle aziende: si tratta sostanzialmente di misure, come finanziamenti a fondo perduto o agevolazioni varie sull’acquisto di beni strumentali, ideate e avviate per cercare di garantire un futuro roseo alle imprese esistenti e alle realtà appena nate, nonché per rilanciare il sistema imprenditoriale.
Grazie alla Legge di Bilancio 2024, molti dei bonus e incentivi già varati sono stati prorogati.
Ma quali sono alcuni dei più importanti e in che modo possono effettivamente dare una mano alle imprese? Esaminiamo tutto ciò nelle prossime righe!
L’incentivo fiscale: “Nuova Sabatini”
Uno degli incentivi governativi più importanti è senza dubbio la cosiddetta Nuova Sabatini, agevolazione fiscale destinata alle imprese che investono nell’acquisto di beni strumentali finalizzati al miglioramento delle attività produttive. La misura è in grado di agevolare la spesa che un’impresa dovrebbe sostenere per implementare nuove attrezzature, impianti, hardware e software o, più in generale, tecnologie digitali e macchinari anche acquistati in leasing.
L’incentivo viene erogato in un’unica rata ma solo per i finanziamenti che non superano quota 200.000 euro, ovviamente fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione.
Per tutti i finanziamenti che superano tale importo, l’agevolazione viene riconosciuta in molteplici rate annuali.Che dire dei requisiti che un’impresa dovrebbe soddisfare per averne accesso?
Tra i più importanti figurano:
- l’obbligo di avere la sede operativa nel territorio nazionale;
- la costituzione e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese;
- il possesso del pieno e libero esercizio dei propri diritti e l’assenza di procedure concorsuali;
- l’assenza di condizioni tali da far risultare l’impresa in difficoltà
Inoltre, la Nuova Sabatini è stata recentemente ampliata sdoppiandosi così in 2 altre misure, a seconda della finalità di ciascuna di esse:
- la Nuova Sabatini Green, bonus relativo all’acquisto e all’implementazione di impianti, macchinari e attrezzature ad uso protettivo, a basso impatto ambientale e finalizzate al miglioramento dell’ecosostenibilità. Il contributo messo in campo in questo caso è in conto impianti ed è pari all’importo degli interessi calcolati al 3.575% stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico;
- la Nuova Sabatini Sud, la quale vede l’aumento del conto impianti al 5.5% per le imprese con sede legale nel Sud Italia
Fondo di Garanzia per le PMI
Istituito grazie alla Legge n.662 del 1996, operativo dal 2000 e ancora oggi attivo, il Fondo di Garanzia per le PMI è una misura modificata dal Decreto Cura Italia del marzo 2020 e ulteriormente potenziata dal Decreto Liquidità varato nell’aprile 2020.
Si tratta di un’agevolazione che consiste in garanzie statali destinate ai finanziamenti che le PMI richiedono; per avere accesso al fondo, le imprese devono rivolgersi ad una banca, ad un ente finanziario o ad una società di leasing facendo domanda di finanziamento con la volontà di acquisire la garanzia.
L’intermediario scelto dall’impresa, poi, invierà la domanda al Fondo di Garanzia che valuterà il soddisfacimento dei requisiti di quella determinata impresa. Alla misura possono accedere piccole e medie imprese di qualsivoglia settore purché abbiano la sede nel territorio nazionale e che siano economicamente sane.
Misura fiscale: Resto al Sud
La misura fiscale nota come Resto al Sud è un bonus fiscale che mira a sostenere le imprese del Mezzogiorno e del Centro Italia, incentivando contemporaneamente anche la nascita di nuove realtà imprenditoriali.
Si tratta di un’agevolazione basata su contributi economici parzialmente a fondo perduto in modo tale da incoraggiare uno sviluppo maggiore delle imprese localizzate al Centro o al Sud Italia e destinata a soggetti che soddisfano determinati requisiti, come:
- la residenza nel territorio ai quali è destinata la misura;
- l’età compresa tra i 18 e i 55 anni;
- l’assenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminata per l’intera durata del finanziamento;
- la non titolarità di altre attività imprenditoriali e la mancanza di partita IVA a proprio nome
Le attività produttive interessate dalla misura Resto al Sud non sono solo quelle commerciali, ma anche quelle di altri settori come il turismo, la pesca, l’artigianato, l’industria, la trasformazione di prodotti agricoli e le attività di libero professionismo.
Questi appena esaminati sono solo alcuni dei bonus fiscali ideati per le imprese per incentivare il loro sviluppo e la costante crescita nel mercato nel quale operano. Tuttavia, per poter sfruttare al meglio queste ed altre agevolazioni è fondamentale conoscerne nel dettaglio il funzionamento, i requisiti da soddisfare e le modalità per poterne usufruire.
Per questo, è un’ottima scelta quella di affidarsi ad uno studio commercialistico di qualità, come quello dove lavora Sara Saccomani, professionista in grado di fornire consulenze contabili e fiscali di alta affidabilità a La Spezia sia ad aziende che a privati.Richiedere il suo aiuto per venire a conoscenza delle agevolazioni fiscali disponibili per le imprese e per avere chiare in mente le basi di ciascun bonus è senza dubbio cruciale per poter contare sulla spinta economica giusta necessaria ad avviare o a consolidare la propria attività imprenditoriale!
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